Il Glucomannano: una fibra per il controllo del peso

Pubblicato il 05/04/2024 - Nella categoria Consigli, I Fitoterapici

Il glucomannano è un polisaccaride altamente concentrato nel tubero dell'Amorphophallus konjac, pianta nativa del Giappone e utilizzata da secoli nella preparazione di piatti tipici della cucina giapponese e cinese.

Composto da catene di glucosio e mannosio, il glucomannano ha un legame beta-1,4 (non attaccabile dagli enzimi digestivi) e una bassissima potenza calorica di 0,25 kcal per grammo.

I meccanismi d'azione

Vediamo di seguito il meccanismo di azione del glucomannano nello stomaco e nell'intestino e i benefici che apporta per l'uno e per l'altro.

Il meccanismo d'azione nello stomaco

La sua altissima solubilità lo rende capace di gonfiarsi a contatto con l'acqua, creando una massa gelatinosa che può assorbire acqua fino a 80-100 volte il suo peso secco. Grazie a questa proprietà, il glucomannano provoca la distensione delle pareti gastriche con un effetto saziante periferico.

Il meccanismo d'azione nell'intestino

Nell'intestino tenue, il glucomannano accelera la progressione del cibo, interferendo con l'azione degli enzimi e riducendo l'assorbimento nutrizionale senza causare malassorbimento. Inoltre, il glucomannano è in grado di diminuire il colesterolo e la glicemia plasmatici, aumentando l'escrezione fecale degli steroli neutri e promuovendo la conversione del colesterolo in acidi biliari.

In sintesi, il glucomannano rappresenta un'ottima soluzione per promuovere la sazietà, ridurre l'assorbimento nutrizionalee migliorare i livelli di colesterolo e glicemia plasmatici.

L'attività dimagrante

La capacità dimagrante del glucomannano viene attribuita alla sensazione di sazietà che questo polisaccaride induce quando assorbe acqua nel tratto gastrointestinale. Grazie alla sua capacità di aumentare la viscosità del cibo ingerito, il glucomannano forma una pellicola non digeribile che riduce l'assorbimento di carboidrati e lipidi. La sua massima efficacia si manifesta in ambiente acido, rendendolo particolarmente adatto allo stomaco.

Uno studio condotto su 29 soggetti sedentari, obesi o in sovrappeso (indice di massa corporea tra 25 e 36 kg/m2), che partecipavano a un programma di perdita di peso, ha evidenziato che l'assunzione di 5 g/die di glucomannano, 10 minuti prima dei pasti, 2-3 volte al giorno, per 14 settimane, ha portato a significative riduzioni di peso (-5,79 kg), circonferenza della vita (-12,07 cm), percentuale di massa grassa (-2,43%), colesterolo totale (19,26%) e colesterolo LDL (-25,51%).

Una rassegna di 7 studi clinici ha inoltre dimostrato che la somministrazione di 2-4 g/die di glucomannano può causare una diminuzione media del peso corporeo di 1,4 kg.

In un recente studio condotto in doppio cieco su 20 donne obese, l'assunzione di 1 g di glucomannano 3 volte al giorno per 8 settimane ha dimostrato un notevole calo ponderale medio di 2,5 kg, rispetto ai soli 0,7 kg del gruppo placebo.

L'attività lassativa

Inoltre, il glucomannano ha dimostrato di avere un'efficace azione lassativa, in grado di stimolare la peristalsi intestinale e di favorire l'espulsione di feci morbide e idratate. Nei soggetti affetti da stipsi cronica, l'assunzione di glucomannano è stata in grado di aumentare la frequenza delle evacuazioni e, di conseguenza, di ridurre il ricorso ad altri lassativi.

L'attività sulla sindrome metabolica: colesterolo, trigliceridi e glicemia

Il glucomannano ha anche dimostrato di ridurre i parametri lipidici e di migliorare la risposta glicemica, riducendo l'assorbimento intestinale del colesterolo e sequestrandolo per prevenirne la penetrazione nei villi intestinali.

L'utilizzo del glucomannano si conferma quindi un valido supporto per mantenere una corretta funzionalità intestinale e un sano equilibrio lipidico e glicemico.

Utilizzando una tecnica simile a quelle delle resine di sintesi, è stato dimostrato che il glucomannano può ridurre l'attività della lipasi pancreatica. Una revisione condotta da Sood et al. (2008), che ha esaminato 14 studi clinici selezionati da fonti autorevoli come MEDLINE, EMBASE, CINAHL, Web Science, Cochrane Library e Natural Medicines Comprehensive Database, ha dimostrato che l'assunzione di glucomannano ha portato a significative riduzioni nella concentrazione di colesterolo totale (-19,28 mg/dL), colesterolo cattivo LDL (-15,99 mg/dL), trigliceridi (-11,08 mg/dL), peso corporeo (-0,79 kg) e glicemia a digiuno (-7,44 mg/dL) per una dose giornaliera compresa tra 1,2-15,1 g/die su un totale di 531 soggetti.

La fibra solubile contenuta nel glucomannano rallenta la digestione e l'assorbimento dei carboidrati, il che può ridurre il picco glicemico postprandiale e la risposta insulinica. In uno studio in doppio cieco su soggetti affetti da diabete di tipo II, la somministrazione per 28 giorni ha ridotto del 23% la glicemia rispetto ai soggetti placebo (Sood et al., 2008).

In un altro studio condotto da Chearskul et al. (2007), l'assunzione giornaliera di 1 g di glucomannano da pazienti con diabete mellito ha contenuto l'aumento dei livelli di glicemia postprandiale, indicando l'efficacia di questo rimedio naturale nel controllo della glicemia.

Come usarlo

Per ottenere i migliori risultati dall'assunzione di glucomannano, è importante seguire alcune linee guida:

  • è consigliabile assumere il glucomannano prima dei pasti, in modo da favorire una sensazione di sazietà che può aiutare a ridurre l'apporto calorico complessivo;
  • la dose consigliata varia solitamente tra i 2 e i 4 grammi al giorno;
  • è fondamentale assumere il glucomannano con abbondante acqua, poiché questo permette al supplemento di gonfiarsi nello stomaco e creare una sensazione di pienezza;
  • è importante ricordare che può interferire con l'assorbimento di altri farmaci, quindi è consigliabile prenderlo almeno un'ora prima o dopo l'assunzione di altre sostanze;
  • inoltre, è importante essere costanti nell'assunzione del glucomannano per poterne apprezzare gli effetti nel lungo termine.