Nei giorni scorsi si è accesso un dibattito su quello che è stato ribattezzato "caso Tylenol-autismo". Vediamo insieme di approfondire l'argomento partendo dall'utilizzo del paracetamolo in gravidanza. In questo articolo riassumiamo le evidenze, gli studi in corso e cosa rispondere alle pazienti dopo il recente clamore mediatico sul tema.
Il paracetamolo è un analgesico–antipiretico utili nel trattare febbre e dolori lievi-moderati in gravidanza. L'utilizzo deve necessariamente avvenire dietro consiglio del proprio medico curante. Secondo alcuni individui, tuttavia, l'utilizzo del paracetamolo avrebbe delle gravi conseguenze sul bambino arrivando persino a causare autismo. Tantissimi studi però non supportano l'esistenza di un nesso tra l'utilizzo del paracetamolo e l'autismo.
Quali sono le indicazioni per il paracetamolo?
Il paracetamolo, secondo le indicazioni standard confermate, può essere utilizzato in gravidanza solo se necessario e nel dosaggio minimo (e per una durata d'utilizzo brevissima). Tutti gli studi condotti, anche in diversi ambiti, non hanno trovato prove a supporto del nesso tra l'uso del paracetamolo e lo sviluppo neurale infantile. Gli studi infatti affermano che:
- le piccole associazioni osservate sui disturbi sviluppo neurologico dei bambini si ridimensionano o scompaiono negli studi con controlli familiari non supportando la causalità;
- i dati aggregati da registri e farmacovigilanza non mostrano incrementi di malformazione con uso appropriato di paracetamolo;
- le principali autorità sanitarie mantengono raccomandazioni stabili sul paracetamolo in gravidanza.
Inoltre ricordiamo che i FANS sono sconsigliati nel terzo trimestre e da valutare con cautela prima; l’uso va sempre demandato al medico.
Il “caso Tylenol–autismo”
Nel 2025 alcune dichiarazioni pubbliche hanno riacceso timori su un presunto legame tra paracetamolo in gravidanza e autismo.
È utile chiarire che:
- ad oggi non esistono prove conclusive di causalità tra uso appropriato in gravidanza e ASD/ADHD;
- gli studi meglio controllati (confronti tra fratelli) non confermano un rischio causale;
- le raccomandazioni ufficiali non sono cambiate: usare solo se necessario, dose minima, durata breve.
Consigli pratici per le future mamme
Ecco una serie di consigli per le future mamme:
- Parla con il tuo medico/farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco.
- Se febbre o dolore sono significativi, non rimandare il trattamento: usa il paracetamolo solo se necessario e per pochi giorni.
- Evita uso cronico o combinazioni con altri medicinali contenenti paracetamolo.
- Leggi sempre il foglio illustrativo e rispetta gli intervalli di somministrazione.
FAQ
D: Posso prendere il paracetamolo in gravidanza?
R: Sì, se necessario e dopo valutazione clinica. Attieniti alla dose minima efficace per il minor tempo possibile.
D: Il paracetamolo causa autismo?
R: Le migliori evidenze disponibili non supportano un rapporto di causa-effetto.
D: È meglio evitarlo del tutto?
R: No. Evitare a priori può esporre ai rischi della febbre non trattata. La scelta va personalizzata con il medico.
D: Quali alternative esistono?
R: I FANS sono generalmente controindicati nel terzo trimestre e richiedono cautela prima; serve sempre il parere del medico.
D: Per quanto tempo posso usarlo?
R: Se i sintomi persistono oltre pochi giorni o servono dosi ripetute, contatta il farmacista o il medico per rivalutare la terapia.
Avvertenze
Le informazioni hanno finalità educative e non sostituiscono il parere del medico. In gravidanza ogni farmaco va assunto solo dopo valutazione clinica. Leggi sempre il foglio illustrativo e segui le indicazioni del professionista sanitario.
Riferimenti e studi clinici
European Medicines Agency (EMA). Use of paracetamol during pregnancy unchanged in the EU. 23 settembre 2025.
Disponibile da: https://www.ema.europa.eu/en/news/use-paracetamol-during-pregnancy-unchanged-eu
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Uso del paracetamolo in gravidanza: confermate le raccomandazioni europee (Comunicato n. 45). 23 settembre 2025.Disponibile da: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2694929/Comunicato_AIFA_45-2025.pdf
World Health Organization (WHO). WHO statement on autism-related issues. 24 settembre 2025. Disponibile da: https://www.who.int/news/item/24-09-2025-who-statement-on-autism-related-issues
Ahlqvist VH, Sjöqvist H, Dalman C, et al. Acetaminophen Use During Pregnancy and Children’s Risk of Autism, ADHD, and Intellectual Disability. JAMA. 2024;331(14):1205–1214. doi:10.1001/jama.2024.3172.
Disponibile da: https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2817406
National Institutes of Health (NINDS/NIH). Study reveals no causal link between neurodevelopmental disorders and acetaminophen exposure before birth. Comunicato stampa. 11 aprile 2024.
Disponibile da: https://www.nih.gov/news-events/news-releases/study-reveals-no-causal-link-between-neurodevelopmental-disorders-acetaminophen-exposure-before-birth
Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA). Non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs): potential risks following prolonged use after 20 weeks of pregnancy; reminder that systemic NSAIDs are contraindicated in the last trimester. Drug Safety Update. 27 giugno 2023.
Disponibile da: https://www.gov.uk/drug-safety-update/non-steroidal-anti-inflammatory-drugs-nsaids-potential-risks-following-prolonged-use-after-20-weeks-of-pregnancy
European Alliance of Associations for Rheumatology (EULAR). Use of antirheumatic drugs in reproduction, pregnancy, and lactation – updated recommendations. Ann Rheum Dis. 2025.
Disponibile da: https://ard.eular.org/article/S0003-4967(25)00814-3/fulltext ; https://www.guidelinecentral.com/guideline/4566460/